Il tool per controllare i rich snippet di Google è stato aggiornato.
Il punto più importante sta in un “Beta” in meno. Sembra, infatti, che il Rich Snippets Testing Tool sia uscito dalla versione beta.
Le novità dal punto di vista grafico sono ben visibili: un design adattato alla nuova grafica tipica di Google. Le differenze strutturali, poi, sono molte.
A cominciare dalla tab “Ricerca personalizzata”, che consente di personalizzare il motore di ricerca “powered by Google” del proprio sito utilizzando i dati strutturati.
Nella tab “risultati della ricerca Google” troviamo molte modifiche. Andiamo ad analizzare solo lo snippet per l’autore. Abbiamo a disposizione l’anteprima, che sostanzialmente non è cambiata rispetto versione precedente dal punto di vista dei contenuti, ma che è cambiata graficamente, diventando uguale al risultato che troviamo in SERP.
Appena sotto, solo in alcuni casi, è presente una casella per verificare l’autore tramite l’indirizzo email.
Il futuro?
Nelle linee guida di Google – riferite all’authorship – leggiamo:
To identify the author of a blog or article…
Da quello che possiamo capire, l’authorship serve per verificare l’autore di un blog o di un articolo. Quindi, secondo le linee guida, non andrebbe implementato per il sito di un hotel, ad esempio.
Mi è capitato parecchie volte di vedere l’authorship implementata dove non era presente un vero contenuto, operazione effettuata per aumentare il CTR. Questo post di SEOmoz ce lo spiega bene. Proprio ieri è emerso uno screenshot relativo alle nuove linee guida del webmaster tool, che potete vedere qui.
Fra le novità leggiamo:
Avoid the following techniques: abusing rich snippets markup.
Non conviene fare i furbi con Google.
Cosa ne pensate?