Da qualche mese a questa parte Google ha introdotto una notevole mole di novità e cambiato alcune cose per quanto riguarda Schema.org e ora nel pieno della sua attività sociale e di promozione del profilo degli autori ha proposto ai Webmaster l’uso di markup per gli autori prima e il markup per le pagine Google+ poi (ora).
Come descritto in questo post i nuovi badge da incorporare nella propria pagina sono ancora in modalità “Preview” e dunque visibili solo a chi ne ha fatto esplicita richiesta, ma utilizzando il Rich Snippet Testing Tool le informazioni di markup sono visibili e riconosciute in modo immediato.
Author vs Publisher
A quanto pare le cose vanno in un certo senso a scontrarsi, ma per fort
una sembra che il rel=author abbia priorità in questo caso di doppia presenza. Con un buon grado di certezza nel prossimo futuro Google fornirà una maggior documentazione in merito e si arriverà ad una soluzione migliore per il markup in questi casi.
Cosa è rel
“Rel” è un’abbreviazione di “relations” ed è un attributo valido in HTML 4.01 per gli elementi html “link” e “a”. Attualmente esistono molti microelementi “rel” utilizzati nei siti web ed è possibile vedere la classifica di utilizzo di questi elementi in questo studio di Google. I markup rel=”author” e rel=”publisher” subiranno di sicuro un’impennata ora che sono correlati ai servizi di Google+…ma staremo a vedere.
Cosa è il rel=publisher
Il rel=publisher (quindi editore) esiste da un po’, ma non è mai stato molto popolare fino ad oggi. Come sempre capita quando a proporre è Google l’interesse si amplifica ed ora che questo rel è finalizzato al collegamento dei siti web con le pagine Google+ per l’utilizzo di Direct Connect le cose cambieranno.
Il servizio di Direct Connect di Google permette ai marchi e alle aziende di collegare la pagina ufficiale di Google+ al sito ufficiale e come detto sopra il rel=publisher gioca un ruolo fondamentale in questa procedura.
In linea teorica il publisher non fa altro che dire quali sono le risorse ufficiali relative ad un dato sito web quindi si può utilizzare non solo per le pagine Google+, ma anche per le pagine Facebook o Profili Twitter o qualsiasi altra risorsa che rappresenta una fonte ufficiale.
Da dove salta fuori rel=publisher ?
Microformats.org
Il rel=publisher era presente nelle “recommendations” di HTML 4.0, ma attualmente è stato tagliato fuori a quanto risulta dal sito Microformats.org relativamente alle disponibilità di usi delle relazioni.
Ecco quanto si riesce ad estrapolare dal sito Microformats.org:
Microformat: publisher
Description: identifies a hypertext link to a publisher
Status: HTML4dropped (meaning, it was in the HTML 4.0 proposal but did not make it to the final recommendation)
E a quanto pare (almeno per quanto sono riuscito a trovare) è tutto.
W3C
Lo stesso vale anche per le relazioni su W3C dove è infatti presente, ma senza poterne reperire dati sulla sua approvazione o meno. Quello che si trova è:
PUBLISHER
The PUBLISHER relationship identifies a hypertext link to a publisher.
Usage is expected to be similar to that of the AUTHOR hypertext link.
Nonostante questo il markup rel=”publisher” sembra non apparire tra i “recommended link types su W3C.org“, il che indica il fatto che non sia un markup standard. Di seguito un elenco dei “link types” secondo il W3C:
- Alternate
- Stylesheet
- Start
- Next
- Prev
- Contents
- Index
- Glossary
- Copyright
- Chapter
- Section
- Subsection
- Appendix
- Help
- Bookmark
Quindi rel=publisher è markup valido ?
Visto che ora la domanda sorgerà spesso pensando magari anche alle normative italiane per gli enti e per i puristi della validazione…
la risposta è NO
Ma il punto fondamentale è:
lo diventerà ?
O meglio…lo ridiventerà ?
Io penso di SI.
E’ una questione che si era posta anche su HTML5 e Schema.org e si era dibattuta molto… Seguire i Motori, i Browser oppure il W3C ? Chi è più influente e chi comanda i giochi ?
La risposta è davvero difficile ma credo che ad oggi il peso sicuramente minore ce l’abbia il W3C.
Detto questo facciamo un riepilodo delle relazioni promosse da Google negli ultimi anni.
rel=”nofollow”
Markup che permette di indicare che la pagina linkata non è veramente raccomandata dal linkante e che dunque i motori di ricerca non devono conisderare tale link come una raccomandazione.
rel=”prev” e rel=”next”
Markup che permette di indicare al motore la presenza di una paginazione di contenuti indicando che tali pagine sono parte dello stesso archivio di informazioni semplicemente suddivise in più pagine.
rel=”me”
Markup usato per linkare le pagine personali in modo da indicare che si parla sempre della stessa persona.
rel=”author”
Markup che indica chi è l’autore del contenuto di una determinata pagina.
rel=”publisher”
Markup appena introdotto che consente di collegare i siti web alle pagine Google+…per ora.
Ciao, i tuoi articoli sono sempre molto interessanti e completi mi viene da chiedermi se questo “gemellaggio” serp G+ sia esclusivo oppure possa verificarsi pure per altri social.
Ovvio che Google sppinga per i suoi prodotti ma il rel publisher è uno standard mi pare di capire o sbaglio?
Ciao Lorenzosa,
in realtà il rel=publisher non è assolutamente uno standard in quanto deprecato già da tempo dal w3c.
Prima esisteva ed ora Google lo ha ripescato, ma bisogna vedere quanto questo porterà a rimetterlo in vita a livello di standard.
Per ora non credo che l’adozione sarà relativa ad altri social.