Lo scandaloso potere di Google Plus: un esperimento SEO


Esperimento Seo Google+

L’osservazione di alcuni posizionamenti dei post di Google Plus sul Search induce a pensare che il potere di questo nuovo strumento sia quasi scandaloso.
Con il termine potere intendo la capacità di posizionamento con parole chiave (seppur non eccessivamente competitive e non generiche) comunque interessanti.
Con il termine scandaloso (che può essere interpretato in entrambi le accezioni del termine, quindi positivamente o negativamente) intendo sottolineare la facilità per alcuni profili di posizionare alcune keywords con meri interventi elementari di SEO (on-site e off-site), che consentono di arrivare a scalzare pagine web certamente più meritevoli del posizionamento.

Di seguito cercherò di espandere i concetti sopra esposti, ovvero il concetto di profili tematizzati, la tipologia di parole chiave (per ora) in grado di posizionarsi più facilmente e interventi SEO (molto elementari) che possono essere implementati.

1. Profili tematici su Google Plus

La specificità dei profili è molto rilevante ai fini del posizionamento di parole chiave inerenti la tematica di interesse del profilo.

Con il termine specificità si intende:

a) tematica del profilo coerente e sempre la stessa
b) cerchie di simile settore

1.1 Un esempio di profilo specifico: Geppetto

a) Tematica del profilo: legno

  • nei post Geppetto parla di legno, mobili di legno, giocattoli di legno, fai da te ecc;
  • nel tab “Informazioni” i primi link della voce “Altri profili” (che poi saranno i sitelink del suo profilo Google Plus) sono:espertodilegno.it,faidate.it, riciclarelacarta.it;
  • gli album di Picasa (pubblici, ovviamente) hanno immagini commentate e nominate correttamente, per esempio: (Album 1) Mobili in legno naturale, (Album 2) Esempi di lavorazione del legno.

b) Cerchie di settore

  • Il signor Bricofer
  • La signora Klefra (gioielli in legno)
  • Il signor Salvadori (cornici e quadri in legno)
  • Il signor Anselmi (porte in legno massello)

2. Tipologia di parole chiave

Il posizionamento con Google Plus per parole chiave eccessivamente generiche (legno) non risulta al momento possibile. Il posizionamento con parole chiave specifiche/long tail inerenti la tematica del profilo è molto più semplice rispetto al posizionamento con una pagina web qualora “opportunamente” commentato da persone i cui profili hanno un certo “peso”.
I post di Geppetto potrebbero posizionarsi, purché ci siano interventi di ottimizzazione (seppur MOLTO basilari) e purché commentati, con:

  • idee legno fai da te
  • come pulire il legno verniciato
  • fiera legno Valle D’Aosta

3. Interventi (on-site e off-site) basilari, elementari

Se Geppetto vuole posizionare un suo post sul Search deve utilizzare le parole chiave nel post, nell’album dell’immagine, nell’immagine e far commentare lo stesso post.

Tuttavia nei post di Google Plus non è possibile parlare di una vera ottimizzazione SEO on-site così come conosciuta.
Nei post di Google Plus, infatti:

  • title: non viene valorizzato nel modo classico SEO (la parola chiave è più vicina alla chiusura del tag);
  • h1: è sempre lo stesso per tutti i post (non c’è distinzione tra h1 e title, non c’è nemmeno attinenza, visto che è sempre lo stesso, per tutti i post, ovvero <h1>Google>/h1>);
  • meta name description: si compone, in automatico, con quanto scritto nel post, ovvero con quanto scritto nel title. Da scordarsi (in teoria) quindi eventuali call to action che andrebbero non solo a valorizzare la description del post ma anche il title
  • un “peso” considerevole lo hanno i commenti e le reazioni/azioni relative al quel post.

3.1 Il Title del post

Si compone quando andate ad inserire il testo nel post, quindi attenzione (potrete sempre aggiungere contenuto commentando lo stesso post).

Si compone di 88 caratteri (spazi inclusi), dei quali 33 sono “occupati” già da: nome cognome – Google+ – quindi ne restano 55 in cui concentrare il titolo.

3.2 L’immagine

Il nome dell’album deve contenere ovviamente la parola chiave così come il filename dell’immagine che inserite e che commenterete. La presenza di immagini di Picasa è rilevante. Vediamo tutto nel prossimo paragrafo con il caso reale.

4. Il caso reale: “esperimento seo”

Cercate su Google le seguenti parole: esperimento seo.

Vi pare “normale” che primo in prima pagina ci sia :

https://plus.google.com/105760799748588237847/posts/Nzk6WggP9XP ???

La risposta è NO, ma anche SI. Vediamo perché.

4.1 Perché NO

Non è “normale” se prendiamo in considerazione i classici fattori SEO della pagina in questione e li confrontiamo con quelli delle altre pagine, presenti in prima pagina e che ho scalzato partendo dalla seconda pagina. Teniamo inoltre presente che:

  • 4.070 pagine web contengono nel title le parole Esperimento SEO
  • 104.000 pagine web risultano dall’operatore inanchor: “esperimento seo”
  • il mio post non è ottimizzato lato SEO (o lo è davvero poco se messo a confronto con le altre pagine web)

Almeno 8 pagine web in prima pagina meriterebbero la prima posizione al posto della mia.

4.2 Perché SI

E’ “normale” visto il potere di Google Plus e nello specifico:

  • il potere della “tematizzazione” di Google Plus, della “reputazione” che si è fatto di voi utilizzando Informazioni, altri profili e cerchie;
  • la presenza di 22 commenti (provenienti da profili tematizzati);
  • le attività SEO (on e off site), seppur elementari.

Nel caso specifico:

  • Inserisco nelle mie cerchie solo e soltanto persone che si occupano di SEO e affini; ho inserito solo i link inerenti la mia attività SEO (il mio profilo è quindi fortemente tematizzato sul SEO)
  • I commenti
    il post ha ricevuto “solo” due “+1”, ma ben 22 commenti (le persone che hanno commentato si occupano di SEO)
  • Elementari attività SEO:
    Per arrivare alla prima posizione è stato fatto il minimo in termini di attività SEO e link building.
    Il post è “partito” subito ottimizzato (per quanto possibile).
    Il title e in primis l’immagine (Picasa) opportunamente nominata, commentata e inserita in un Album nominato SEO, un po’ di tutto.

Di seguito tutte le azioni implementate da settembre 2011 alla fine del successivo mese:

  • Fine agosto: post online – iniziano i primi commenti (nessuna attività di link popularity)
  • Fine settembre: il post si posiziona in seconda pagina (nessuna attività di link popularity)
  • Primi di ottobre: il post si posiziona in prima pagina, decima posizione (nessuna attività di link popularity)
  • Fine ottobre, decido di fare qualche prova:
  1. Inserisco il link al post qui: https://www.whohub.com/seo (pagina già online da tempo)
  2. Twitto il link
  3. Faccio un post e lo inserisco qui: https://seopergoogle.wordpress.com/2011/10/21/esperimento-seo-su-google-plus/
  4. Inserisco all’interno del post di Google Plus il link del motore di ricerca interno relativo alla query “esperimento seo” https://plus.google.com/s/esperimento%20seo
  • Metà novembre: il post arriva primo in prima pagina.

5. Conclusioni

Allo stato attuale non esiste un unico valore determinante per il posizionamento di Google Plus, concorrono, invece, tutti quanti (quelli sopra elencati), nessuno escluso.

A mio avviso forse, nemmeno troppo tardi, Google Plus potrebbe diventare (anche con l’avvento delle Pagine Business) un sostituto dei siti web, in questo caso il posizionamento SEO così come lo abbiamo conosciuto per anni non sarebbe, certo, morto, ma sicuramente in coma.

Probabilmente Google Plus ci obbligherà a scrivere contenuti davvero originali, interessanti e di utilità per chi legge senza dover preoccuparci eccessivamente (in modo maniacale, quasi) di attività SEO on-site.
Invece, ritengo, almeno per questa esperienza, che tutte le attività di SEO off-site che abbiano come oggetto la distribuzione (a senso) del link dei post di Google Plus continui a conservare la sua rilevanza.

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