Qualche giorno fa Andrea Pernici ha scritto un post riguardante la connessione sicura di Google, che ha come effetto, per chi gestisce siti web, di trovarsi molte più ricerche nelle statistiche non rilevate. Ovvero: non è possibile risalire con certezza alla parola chiave, anche se esistono dei metodi per stimare queste parole chiave.
Vedendo questo cambiamento e dato l’arrivo previsto di Search, plus Your World anche in italia, mi sono chiesto quanti utenti navigano connessi al proprio account Google, dunque quanti utenti vedranno le modifiche personalizzate nella SERP.
Dai dati in mio possesso, risulta che gli utenti che compiono una ricerca connessi con un account Google vanno da 1/7 delle ricerche, fino ad 1/3. Questo significa che una persona su 7 compie una ricerca collegata al suo account e che “subirà” le conseguenza della personalizzazione di Google, in particolar modo di Google+.
Per ottenere questo risultato non ho fatto altro che confrontare le ricerche con le parole chiave “Not provided”, ottenendo quindi il numero di utenti che cercavano collegati dal loro account.
Questo significa che la ricerca sociale contribuirà in maniera fondamentale al posizionamento del nostro sito, occupando una fetta delle ricerche che non può essere ignorata.
Google+ giocherà quindi un ruolo fondamentale in questo nuovo cambiamento. Abbiamo già visto in diverse occasioni, infatti, come la SERP – ed in particolar modo la prima pagina – venga modificata in base alle condivisioni o ai +1 dei nostri amici.
E il futuro?
Con l’unificazione delle norme sulla privacy del primo Marzo, Google potrà usare i dati di Youube, per esempio, per suggerirci la pubblicità su Google in base alle nostre preferenze sui video.
Ciò vuol dire che che “Search, plus Your World” non sarà limitato solo a Google+, ma sfrutterà tutti i nostri dati su tutti i servizi Google; non facendo il logout da un account di un servizio di Google, dunque, troveremo la ricerca modificata in base alle nostre azione.
Con in browser di oggi che sono multischeda a me capita di averne quasi sempre aperta una su un serzio google. Oppure su quella scheda ci apro un’altra cosa, ma si rimane sempre collegati, e ci si accorge solo dopo qualche tempo.
Sulla base di quali dati puoi affermare che 1/7 delle persone che effettuano una ricerca lo fanno da loggati.
La personalizzazione della ricerca è un dato di fatto. Esiste ma bisogna essere cauti quando si fanno delle affermazioni del genere.
Che Google+ possa giocare un ruolo determinante per la SEO è fuori di dubbio. Sempre che la gente lo utilizzi realmente. Bisogna vedere se prenderà piede o meno. Un conto sono gli addetti ai lavori un conto la massa che naviga sul web.