Google fa link building aggressiva (e altre novità dal web)


link building google

Google fa link building?
... Sì, e anche aggressiva!

Se ti dicessi che Google utilizza una strategia di link building aggressiva? E che, grazie a questa, scavalca in serp altri servizi concorrenti?

Eppure non è proprio lo stesso Google a dire che una link building posta in questa maniera è dannosa e inutile?

Ebbene, anche il colosso Google può sbagliare. Eccome.

È un’azienda in continua crescita, con numerose modifiche all’apparato esterno e interno. Compete in moltissimi settori con tante altre aziende e deve riuscire a mantenere un alto standard qualitativo. Non è semplice, lo sappiamo. Ma giustifica alcune sue mosse?

Pensiamo ai servizi offerti da Google e a quello che ruota loro intorno: il blog di Google Adwords, per esempio. Potrebbe mai fare spam? A quanto pare sì. Quando sono usciti i servizi di comparazione delle carte di credito e delle assicurazioni auto (servizi che mettono in competizione Google con altre aziende) proprio il blog dedicato ad Adwords ha iniziato a spingere i contenuti con le chiavi esatte di questi due servizi.

Se guardiamo in alto, nella serp, cercando certe chiavi di ricerca appaiono i box di Google, che scavalcano altri servizi di aziende concorrenti. Link building aggressiva, dunque?

Chi è del mestiere non è stato a guardare, ovviamente. A Google sono arrivate diverse segnalazioni da SEO competenti, che hanno costretto l’azienda a modificare le chiavi utilizzate come anchor text, trasformandole in chiavi generiche. Ma l’errore, ormai, è stato fatto e l’intento dell’azienda è ben chiaro.

Google cresce sempre di più, lo abbiamo già detto, sarà quindi difficile riuscire ogni volta a comunicare a tutti i suoi reparti ogni singola cosa. Questo può portare a errori grossolani, come questo. Ma le notizie made in Google non finiscono qui. In breve:

  • Qualcuno ha notato la scelta di Google di far apparire un box agli utilizzatori di Firefox dove si chiede all’utente di tornare a utilizzare Google come motore di ricerca predefinito. Scelta importante, che dimostra come Firefox conti ancora qualcosa, in questo mondo.
  • A livello local, Google sta testando un box più pulito e che presenti il logo delle singole attività al suo interno. Un po’ come con i numeri di telefono delle aziende. Inoltre, proprio questa settimana, è stato rilasciato un servizio che potrebbe portare grandi novità. Si chiama Guide Locali ed è una community globale dei principali recensori che Google cerca di coinvolgere, offrendo loro vari premi, in base al numero di recensioni scritte.
  • È stata rilasciata un’applicazione di Google Adwords, ma solo su Android. Niente iOS dunque e viene da chiedersi se Google abbia paura di un furto dati da parte di Apple! Ma lanciare un’applicazione per un solo sistema operativo (il proprio) non è un modo negativo di far vedere all’esterno la propria azienda? Facebook ha fatto una cosa simile, la settimana scorsa, lanciando un’applicazione specifica solo per sistemi iOS, evitando quelli Android.
  • Parlando sempre di Facebook, il social ha lanciato Topic Data, un tool che permette alle aziende di conoscere come le persone stanno parlando riguardo al proprio marchio. Elaborare le opinioni delle persone non sarà semplice e per ora l’applicazione di Facebook è in test in Inghilterra e negli Stati Uniti. Un altro test è in fase di avvio in casa Instagram: Carousel Ads permetterà agli inserzionisti di portare le persone sui propri siti, con un link.

Pillole dal web: 5 notizie utili per te!

Dopo questa carrellata di news in tema SEO/Social, ecco cinque interessanti notizie che abbiamo selezionato per te:

  1. Facebook rimuove dal conteggio dei mi piace delle pagine gli account inattivi, ovvero persone che non ci sono più o che hanno disattivato l’account. Servirà per avere una statistica più accurata e affidabile.
  2. Google ha inserito negli strumenti per webmaster la voce risorse bloccate che ci segnala se abbiamo immagini, JavaScript e CSS alle quali Google non riesce ad accedere. Utile per verificare eventuali problemi.
  3. Giuliano Ambrosio ha intervistato 15 esperti a cui ha chiesto Quanto vale oggi per un brand 1Milione di Fan su Facebook?
  4. Twitter, oltre alle statistiche direttamente nello stream facilmente visibili con un click, ha rifatto la presentazione dei dati di Analytics, mostrando il riepilogo di ogni mese e mettendo in evidenza i contenuti più popolari del mese
  5. FriendFeed chiude, che peccato! Tanta nostalgia per questa piattaforma promettente, ma Facebook (dopo averla comprata) non era interessata a svilupparla

Per chiudere, ecco la risorsa della settimana: la guida alle dimensioni delle immagini dei social network creata da Alessio Taverniti. Il riassunto di questa puntata di Fast Forward finisce qui, alla prossima!

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