Sarà anche un algoritmo, ma ha bisogno di aiuto.
Ecco perchè Google ha reso disponibile, su GDocs, un modulo che possa aiutare gli sviluppatori a migliorare il Panda Update, l’aggiornamento dell’algoritmo di Big G che mira a eliminare i contenuti duplicati e di scarsa qualità dalla rete, premiando invece le risorse ricche ed esclusive.
Il modulo che Google chiede di riempire serve a suggerire siti web di scarsa qualità, che copiano i contenuti altrui.
La richiesta che arriva da Mountain View è ben dettagliata: l’utente deve infatti indicare precisamente i contenuti copiati, le fonti da cui questi sono stati prelevati, le keywords grazie alle quali si è giunti a scoprire il plagio.
E naturalmente questo non basta per punire in automatico il sito segnalato, visto che Google ringrazierà e provvederà ad effettuare tutte le verifiche necessarie. Se il caso di copiatura è palese, Panda entra in azione e spazza via il colpevole dalle prime posizioni nelle SERP.
Che Google si sia resa conto di quanto sia difficile operare in base a domande del tipo “Ti sentiresti a tuo agio nel lasciare il tuo numero di carta di credito a questo sito?”. Meglio casi reali, segnalati da chi la rete la vive quotidianamente.
Come giudicate questo passo verso l’utenza da parte di Big G?
Nel frattempo, eccovi la pagina in cui è contenuto il modulo da riempire per le segnalazioni.
Era l’ora che Google cambiasse regime e permettesse agli utenti stessi di migliorare i risultati. Alla fine Panda è un algoritmo, e come tale non può comportarsi esattamente come una persona.
Secondo me, Google nonostante le segnalazioni che riceverà ne terrà poco conto,come ha già fatto in passato! E’ più un modo per darci il “contentino”!