Allo scoccare del primo anno di lavoro come CEO di Google, Larry Page ha fatto il punto su ciò che l’azienda ha in programma di fare nei prossimi mesi.
E’ tutto all’interno dell’Update from the CEO 2012, che trovate sul blog di Google in versione integrale.
Un discorso molto generale, il suo. Che fa riferimento al suo lavoro in Big G e che spiega un po’ quella che sarà la direzione del motore di ricerca nell’immediato futuro.
“Siamo sempre impazienti di fare meglio per i nostri utenti”, scrive Page. “I margini di miglioramento per Google sono enormi, per questo ho spinto al massimo per migliorare la nostra velocità e per concentrarci su grandi scommesse che potranno cambiare il mondo”.
Naturalmente uno spazio rilevante lo merita, nel discorso del CEO, il social network Google+. E’ la grande scommessa, sulla quale Google sta puntando tantissimo in termini di risorse, di promozione, di innovazione. La piattaforma sta rappresentando, di fatto, il nuovo punto di partenza per tutte le attività ed i servizi a disposizione dell’utente: tutto viene integrato all’interno di Plus ed affiancato all’esperienza sociale, fatta di profili, circoli e condivisioni. “Con oltre 120 integrazioni fino ad oggi (in cui sono inclusi Search, YouTube e Android ndr), siamo sulla strada giusta. Le attività su Google+ stanno aumentando”, sostiene Page.
Chiaramente l’ambito della ricerca sul web ha ed avrà un ruolo altamente rilevante. Se ne parla da un po’ dei progetti di Google in questo senso: Search Plus your World. Il che vuol dire offrire delle risposte personalizzate, basate sulla persona. “Oggi la maggior parte dei risultati di ricerca sono generici. Eppure le esperienze di vita di ciascuno sono uniche. Siamo tutti esperti di cose diverse, abbiamo interessi diversi”. Le persone, dunque, al centro della ricerca: le persone che cercano, ma anche quelle che vengono cercate. “Se siete alla ricerca di una persona in particolare, vorrete le informazioni di lei e non su tutti gli altri che hanno lo stesso nome”.
Si torna a Google+, che dovrà avere il merito di raccogliere connessioni, profili e informazioni delle persone, attorno ai quali costruire le innovazioni sul Search.
Il motore di ricerca “del futuro” dovrà inoltre avere il merito di rispondere anticipatamente all’utente, riducendo al minimo il numero passaggi per raggiungere l’informazione cercata. “Se cerchi [meteo San Francisco] è probabile che tu voglia il meteo subito nella pagina dei risultati, non uno o due click dopo. L’obiettivo veramente grande della ricerca sarà quello di trasformare le vostre esigenze in azioni, in un batter d’occhio”.
Il tutto, infine, costruendo un rapporto fatto di “amore e fiducia” attorno a Google.
Ciao, effettivamente il fatto di personalizzare le ricerche sull’utente è un aspetto interessante ma anche pericoloso, così ti stanno costruendo una sorta di “bolla” intorno a te privandoti di altre informazioni libere, che ne pensate?
Questa storia della bolla funziona per creare attenzione intorno ad un argomento, anche perché si basa su concetti logici di fondo e un utente che non conosce molto bene i motori di ricerca tende a crederci.
In realtà il funzionamento non è di una bolla che ci priva di informazioni libere, ma un allargamento delle fonti.
La costruzione dei risultati di ricerca ha solo una percentuale di risultati personalizzati…questo significa che se noi cerchiamo qualcosa vengono aggiunti i contenuti condivisi dai nostri amici e dai loro.
Con l’algoritmo della freschezza poi, c’è un circolo continuo di informazioni nuove.
Insomma…sta bolla è una balla 🙂
sì questo è verissimo che verranno aggiunti i contenuti condivisi dai nostri amici e proprio per questo non so quanto ne possa guadagnare la qualità della ricerca, potrebbe arricchirla ma anche no, staremo a vedere…
Finamente ci capirò qualcosa di calcio, grazie ai miei amici!
però se cerco “ricette veloci” e mi cominciano ad uscire fuori piatti a base di mitili, faccio un disastro: cozze, vongole e similia mi fanno ribrezzo.
Secondo me il discorso dei risultati di ricerca profilati in base all’utente, quindi in base ai suoi interessi ed agli interessi dei suoi amici, è la vera mutazione di google. Non è più solo un motore di ricerca, ma un raccoglitore di informazioni personali profilate in base ad amicizie ed interessi.
Anche il discorso della ricerca della singola persona come nell’esempio di Ben Smith è interessante, ma se io sono un paranoico cronico e non faccio ricerche quando sono loggato, quali miglioramenti posso vedere?
Secondo me google sta intraprendendo una strada che comporterà dei seri problemi alla privacy degli utenti.
Attendo l’arrivo di Search Plus Your World per vedere che impatto avrà nella ricerca.
Alla fine le informazioni “geografiche” o sugli andamenti dei mercati o sui cambi sono mostrate nelle pagine dei risultati già da un po’ di tempo, probabilmente verranno solo potenziate.
Starei attento più all’aspetto della freschezza, ci deve essere un giusto mix tra l’autorevolezza della persona che ti propone la notizia e la data in cui viene proposta.
Ciò che ci attende nei prossimi anni e un avanzamento dei motori di ricerca verso il web semantico, ma questi non è un obiettivo di Google e basta. La differenza sarà come e quando i motori sì evolveranno in questa direzione. Certo è che la ricerca basata sulla persona potrebbe essere una freccia in più nell’arco.