Search Plus Your World: le opinioni di alcuni SEO Italiani


google plus your world

Search Plus Your World è senza dubbio una delle novità più impattanti dell’era Google. Io lo definirei un cambio epocale, una sorta di cambio di rotta.

La cosa che mi ha incredibilmente stupito è come sia stato messo li in quel modo, senza che nessuno se lo aspettasse realmente, anche se l’aria di cambiamento si iniziasse a respirare. Proprio per questo momento “storico” importante di Google ho pensato che il modo migliore di approfondire la tematica fosse quello di ascoltare i pareri di colleghi di valore. Ho tentato di beccarne il maggior numero possibile e spero di poter ottenere il parere di tutti quelli contattati per una “continuazione” delle opinioni.

Per quanti non mi hanno risposto, ma che leggendo il post saranno stuzzicati – il mio account Twitter lo conoscete tutti – Pingatemi – così se sarete in futuro interessati a prendere parte ad un’intervista vi terrò in considerazione.

Avrei voluto contattare molti più colleghi e di sicuro lo farò, ma per ora posso considerarmi soddisfatto di aver ottenuto una risposta lampo da:

Che ringrazio davvero tantissimo per la disponibilità e per il valore del loro contributo.

Come avvenuto anche per il post 14 + 1 “Twitter Consigli” di Marketing dai ‘Twitteri’ Italiani per stabilire l’ordine ho valutato la velocità di reazione.

Buona lettura.


Gianluca Fiorelli

Sito web: www.iloveseo.net/it/ – Twitter: @gfiorelli1?.
Gianluca Fiorelli

Gianluca Fiorelli

Come marketer Search plus Your World non mi sorprende più di tanto come concetto. Se siamo stati attenti ai segnali che Google ha lanciato nel corso di tutto il passato 2011, potevamo immaginarci che la naturale evoluzione delle SERPs avrebbe puntato a un maggior peso del Social e della (ulteriore) Personalizzazione dei risultati. Quello che può sorprendere è il formato scelto (personalmente pensavo a qualcosa di più soft, magari una funzione search ottimizzata all’interno dello stesso Google Plus).

Pur se considero che sia ancora molto presto per trarre delle conclusioni realmente valide, però personalmente traggo queste prime idee:

  • Search plus Your World è il Social Search che Google cercava. Ma credo che vedremo continui “upgrade”, soprattutto in quelli che potremmo considerare fattori di ranking al suo interno;
  • Questa opzione è una bella mazzata per i risultati organici “classici” veri e propri. Non che scompagliano, ma sono davvero ridotti ai minimi termini;
  • Google può tenere (e in effetti già li sta tenendo) problemi nel versante anti-trust, essendo Google Plus la principale fonte di questi risultati. Per questo motivo, al di là delle dispute attuali, per Google sarà essenziale poter introdurre segnali di altri grandi Social Network (o sarà obbligato a farlo);
  • A livello della professione SEO… una conferma forse definitiva che i SEO puristi e anti-social dovranno per forza riconsiderare le proprie posizioni. Search Plus Your World, personalizzazione dei risultati, social graph e link graph sono, lo dice Google stesso, di fatto l’Algoritmo. Il mio auspicio, quindi, è che con il passare del tempo questo cambio comporti anche il progressivo abbandono di tattiche che vedevano solamente nell’influenzare artficialmente il Link Graph la loro ragione d’essere (certo article marketing, certe directories, un buon 70% delle reti di blogs, i site-wheels…), proprio perché il Link Graph in sé non sarà più sufficiente per ottenere visibilità.
  • Cosa implica il punto qui sopra? Che la SEO per l’ennesima volta dovrà evolvere ed estendere ancor più le sue competenze, arrivando a includere Content Marketing e Social Media (o SEOcial, se si preferisce) e il classico SEO tecnico. È un concetto, questo di Inbound Marketing, che personalmente da tempo sto predicando: questa ultima mossa di Google solamente me ne conferma la correttezza;
  • Però Google Plus in Italia non lo usa nessuno!, starete pensando. In effetti è così, ma sempre più sono gli utenti che hanno un’account Google anche in Italia, e che navigano in Google loggati (pensate solo a chi fa search da mobile con Android). E pur se non sono attivi su Google Plus, i risultati originati da questo se li ritrova in evidenza in prima pagina nelle SERPs. Conclusione: se volete visibilità usate Google Plus come brand e usatelo per raggiungere lo status di Entity riconosciuta da Google e per acquistare Autorevolezza grazie anche all’interazione con altri utenti influenti (in questo Google Plus è un mix di Twitter e Facebook “on steroids”).

Ultima nota (lo so, sono stato logorroico), e forse la più triste per i SEOs vecchio stile: i rankings come KPI perdono totalmente di valore. Se i risultati personalizzati e condizionati dall’attività Social sono lo standard, allora non ha più senso parlare di rankings, perché sono ancor più “falsi” di quanto possano essere adesso. Quindi, forse è il caso di rivedere le vecchie formule di offerta del tipo “Ti posizioniamo in prima pagina per 100 keywords per XY €…”.


Sean Carlos

Sito web: antezeta.it/news/ – Twitter: @sean_it?.
Sean Carlos

Sean Carlos

La nuova ricerca sociale Google è da vedere in parte come un’evoluzione della ricerca sociale già sperimentata su Google.com in inglese dal 2009 e disponibile per l’Italia da maggio scorso.

La rete è sociale, evidenziata da tutte le ricerche per personaggi famosi (vd. Zeitgeit / Google Statistiche per la ricerca) e il tempo trascorso dentro siti come Facebook.

Tuttavia, la recente evoluzione della ricerca sociale integrata in Google è sconcertante per come Google promuove una sua proprietà a scapito di altri concorrenti. La credibilità di Google è fortemente legata a quanto Google venga percepito come fonte imparziale di informazione; questa credibilità è a rischio nel momento in cui nasce una percezione, fondata o meno, di un conflitto di interesse.

In un intervista con Danny Sullivan, Eric Schmit ha affermato di avere bisogno di discussioni per usufruire dei dati da altri social network.
Che alcune reti sociali come Facebook e LinkedIn non rendono disponibili molti dati per una scansione da parte dai motori di ricerca ed è vero: sono sistemi piuttosto chiusi.  Questo, però non spingerebbe la gestione di dati su persone ed aggiornamenti disponibile da twitter, ad esempio. Tranne i pochi profili privati, twitter non ostacola la scansione da parte dei motori di ricerca (vd. twitter.com/robots.txt).  Google sa chi è connesso a chi e ha un proprio grafo sociale per visualizzare questi dati (rif: code.google.com/apis/socialgraph/ ).

Se è vero che twitter pretende un pagamento per avere un accesso veloce ai dati (il cosiddetto firehose) questo è una tema più per la ricerca in tempo reale, non la ricerca sociale. Il fatto è che Google vuole promuovere Google+, una politica che si mostrava in piena evidenza con l’introduzione dell’attribuzione dell’autore per gli articolo in rete (rif: antezeta.it / searchengineland.com ), per ora disponibile sono per ricerche fatte in inglese su Google.com.

Sarà interessante vedere cosa dirà l’americano Federal Trade Commisson (garante per la concorrenza e commercio) visto che saranno chiamati a valutare la correttezza delle mosse di Google (rif: theregister.co.uk)


Deborah Del Cortona

Sito web: dedwebdesign.it – Twitter: @debbyitaly?.
Deborah Del Cortona

Deborah Del Cortona

Reputo questo e tutto ciò che gravita intorno a Google Plus, uno dei tasselli più importanti per il futuro del SEO.

Se plus diventerà di utilizzo popolare (e google farà di tutto perché ciò accada) fare una ottimizzazione SEO oldstyle avrà solo un beneficio marginale.
Utilizzare bene i contatti e le cerchie estese diventerà molto importante.
Particolare attenzione per i writer che in questo momento hanno un potere in mano da sfruttare a proprio favore.

Sono tante le nuove figure professionali che possono nascere a traino di Plus. Chi inizierà adesso avrà la possibilità di essere leader di settore, con ottimi margini di guadagno.


Valerio Notarfrancesco

Sito web: vnotarfrancesco.it – Twitter: @vnotarfrancesco?.
Valerio Notarfrancesco

Valerio Notarfrancesco

Non riesco a non pensare a Google Search plus Your World se non dividendomi in 3, ovvero facendo 3 considerazioni completamente diverse:
– considerazioni dal punto di vista di un marketer e seo
– il punto di vista del lettore / utente
– il punto di vista del business del cliente

Considerazioni dal punto di vista di un marketer e seo

Da marketer e seo sono molto entusiasta perché apre le porte a tante nuove strategie di web marketing che possiamo preparare ed andare a proporre ai clienti.
E’ una ventata di novità che farà sicuramente bene al settore perché negli ultimi anni tutto quanto è ruotato intorno alla link building mentre Search plus Your World ruota intorno al nostro grafo sociale e alla qualità delle nostre relazioni social, argomento sicuramente più stimolante e interessante ma sopratutto meno manipolabile rispetto alla link building.
Questo non significa né che da domani i backlinks non servono più né che non sarà possibile “ingannare” il sistema come avviene per la link building.

Inoltre non possiamo poi valutare correttamente Search plus Your World se non consideriamo anche il ruolo che Google sta dando agli autori (author) da una parte e ai siti editori dall’altra (publisher).

Il punto di vista del lettore / utente

A tanto entusiasmo si contrappone però il punto di vista del lettore o dell’utente medio, l’utente tipico di Google che difficilmente va a modificare le opzioni del motore di ricerca.
Non sono sicuro che vedere per primi le pagine condivise dalle persone delle proprie cerchie possa fornire sempre dei buoni risultati.
Spesso è proprio uscendo dalle proprie “cerchie” che si trova l’informazione giusta, l’idea nuova o il prodotto che si stava cercando.

E poi il punto di vista del business del cliente

Proprio la scorsa settimana un cliente al quale ho proposto un progetto per avviare le sue attività social anche su Google Plus mi ha candidamente chiesto se oltre ai benefici sul posizionamento il suo impegno su Google + gli avrebbe portato anche nuovi clienti.
No, ovviamente, perché oggi con i bassi numeri di utenti attivi che ha Google + è difficile che porti nuovi clienti.
Perché dal punto di vista del business, un social network è utile quando ti offre una massa critica alla quale puoi far arrivare i tuoi messaggi di marketing.

Secondo me è proprio questo il peccato originale con cui deve “convivere” Google + e Search plus Your World.
Gli altri social network sono nati per soddisfare delle esigenze reali delle persone, esigenze anche puerili e insignificanti come quella di Zuckerberg, il fondatore di Facebook, di fare la classifica di tutte le ragazze della sua università e condividerne le loro foto online, oppure l’esigenza di comunicare nel modo più semplice possibile in tutto il mondo istantaneamente una notizia con un solo sms soddisfatta da Twitter.

Questi social sono nati dal basso e poi si sono sviluppate delle strategie di comunicazione e marketing che si sono rivelate efficaci perché sotto c’era già una massa critica di persone interessate ad animare il social network.

Google + invece è spinto da Google e da noi Web Marketer e SEO dall’alto sulle aziende e sulle persone alle quali glielo stiamo imponendo.
Non penso né che fallirà né che avrà successo perché è troppo presto per dirlo.
Però sarà interessante vedere come si evolverà Search plus Your World e se riuscirà davvero a migliorare non solo i risultati delle ricerche delle persone ma anche a coinvolgere le loro vite social su Google + strappandole agli altri social network.


Mariachiara Marsella

Sito web: seopergoogle.wordpress.com – Twitter: @uale75?.
Mariachiara Marsella

Mariachiara Marsella

Search plus Your World = Intranet

Search plus Your World mi sembra una Intranet.
Questa è stata la prima impressione che ho avuto provando Search plus Your World su .com.
Certo un’Intranet ben costruita, ma pur sempre una Intranet, dove a tenere le statistiche dei nostri accessi, di cosa cerchiamo, di cosa diciamo e via dicendo non c’è un “semplice” datore di lavoro, ma Google.

Quando guardo la Web History contenuta dentro Search Settings (https://goo.gl/nbCzS) penso: oh cavolo allora Google sa che faccio??
Fortunatamente io per Google non sono nessuno e non sono pericolosa sennò avrebbe già bannato il mio profilo Google Plus piuttosto che farlo apparire così “spudoratamente” sul search.

Quello che mi chiedo è:
perché dare di default i risultati personalizzati e non, invece, quelli “normali”?
perché anche se passo da i risultati personali a quelli non personali, resto sempre loggata?
E queste sono le considerazioni “di pancia”.

Lato SEO quello che mi pare di capire è che nella versione Search plus Your World esiste un solo algoritmo “per tutto” e che come primo riferimento prende in considerazione l’autore della ricerca.
Credo che questo nuovo modo di cercare informazioni avrà il suo impatto negativo almeno in Italia.
Il nostro Paese non è rinomato per essere quello più “evoluto”.
Credo sia veramente esiguo il numero di persone che è in grado di capire che essendo loggati si “falsa” la serp, per cui potrebbe aumentare il numero di coloro che continueranno a navigare il web dopo essersi loggati su Search Your World e le nostre amate analisi statistiche sulle key potrebbero risentirne molto.

Per quanto riguarda il lavoro del SEO, l’unico vero cambiamento che vedo non futuro ma già presente è quello relativo alla cura del profilo Google + dei propri Clienti.
Non si può più, a mio avviso, fare SEO senza occuparsi anche del Social e nello specifico di Google +.
Questo però significa che il vero SEO deve sapere di cosa parla e non semplicemente aver letto 2 righe su wikipedia per ritenersi un esperto del business del Cliente di cui si sta occupando.
Credo che sarà fondamentale per chi fa SEO studiare approfonditamente il settore del Cliente per il quale deve curare la visibilità sul web, e con il verbo “studiare” intendo non solo informarsi online ma utilizzare anche testi, libri, riviste cartacee, insomma la “formazione” del SEO dovrà essere più accurata e forse questa sarà un’occasione per fare della selezione naturale.

Affinché un contenuto diventi virale (anche le strategie di link building dovranno essere riviste) e quindi essere condiviso su Search Your World, dovrà essere molto più di un “semplice” buon contenuto.


E non finisce qui…

Rimanete sull’attenti. Domani arriverà la seconda parte della saga con le opinioni di altri bravissimi SEO su Search Plus Your World. [AGGIORNAMENTO – 2° Parte]

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