Search Plus Your World: le opinioni di alcuni SEO Italiani – seconda parte


Seo Italia

Come annunciato ieri ecco la seconda parte della Search Plus Your World saga.

I SEO di oggi sono:

Che come gli altri di ieri ringrazio davvero tantissimo per la disponibilità e per il valore del loro contributo.


Michele De Capitani

Sito web: – Twitter: @dechigno?.

Michele De Capitani

Michele De Capitani

“Mi piacciono le novità, credo che il cambiamento sia la massima espressione di vita, in una parola sola: evoluzione!

Fatta questa premessa, la news “Search Plus Your World” a prima vista direi “wow che figata!”: faccio una ricerca e subito trovo le opinioni di amici, colleghi o persone che seguo.. Risparmio tempo e ricevo informazioni preventivamente filtrate, esclusivamente da fonti di mio interesse.

Queste scorciatoie sono eccezionali e ne facciamo gran uso, anzi non noi ma il nostro cervello, ci sono utili nella maggior parte dei casi (a volte sono vitali) e ci permettono di concentrare la nostra attenzione su altri problemi, altre azioni che richiedono energie preziose per poter essere intraprese.

Un esempio semplice, per farmi capire meglio, potrebbe essere quello di quando ci troviamo al volante: se una, poi due, poi tre macchine che ci precedono si spostano di scatto sulla corsia di sorpasso, in modo completamente automatico seguiamo anche noi il medesimo gesto, senza riflettere o capendo esattamente cosa stia succedendo poco dinnanzi a noi. E’ un comportamento “istintivo” e l’utilizzo di questa scorciatoia può salvarci la vita.. prova a pensare se invece di reagire subito avresti dovuto vedere coi tuoi occhi l’incidente, forse non avresti fatto in tempo a scostarti o frenare!).

Detto questo, però, se rifletto bene sulle mie scorciatoie mentali scopro che alcune di esse non sono esattamente a mio vantaggio (almeno nel lungo termine) perché mi “anestetizzano il cervello” e non mi permettono di conoscere nuove prospettive, nuovi punti di vista e percezioni di un evento, un fatto, una strategia… Ecco allora che quando ragiono razionalmente sul beneficio di avere una SERP completamente personalizzata sul “mio mondo” la cosa inizia a spaventarmi, perché il rischio di intraprendere quelle semplicistiche scorciatoie appositamente create per filtrare l’ingresso di altri mondo, magari che la pensano diversamente da me oppure riescono a colorare qualcosa che ritengo possa essere solo in bianco/nero.

Per intenderci: “Ogni scarrafone è bello a mamma sua!” e se in SERP trovo solo mamme (amici/persone che seguo) la mia realtà viene distorta e privata della più grande forza dell’umanità: lo scambio comunicativo di idee e percezioni di questa nostra pazza “realtà olografica”.

Forse mi sono dilungato un po’ troppo.. Ma, come spero si capisca, è una cosa alla quale tengo molto.. 🙂


Andrea Vit

Sito web: – Twitter: @andreavit?.

Andrea Vit

Andrea Vit

Dal punto di vista aziendale la mossa di Google è inattaccabile: si tratta di un’azione per calcare la mano e spingere maggiormente l’utilizzo di Google Plus che, sebbene sia in costante crescita, non ha attechito il mercato in modo soddisfacente.

L’introduzione di Google Plus nelle SERP è da leggere in due modi:

  • un tentativo di acquisire un po più di mercato nel mondo social sfruttando come veicolo di diffusione il 90% delle ricerche effettuate su web nel mondo;
  • la volontà di puntare su GooglePlus come strumento di condivisione ‘olistico’ dell’esperienza di una persona su web. Quindi non solo bacheche e status update, ma anche documenti, app, ecc. (qui una interessante presentazione che vi invito a vedere)

Il potenziale è sicuramente devastante, anche se la reason why per l’utilizzo di Google Plus mi pare ancora debole e poco chiara: per farla breve non ho ancora bisogno di un meta-condivisore…magari tra un pó mi nascerà quest’esigenza oppure lo useró per altro?

In altri casi vado ad esempio che i guru americani lo usano come una piattaforma di miniblogging, ovvero postano dei contenuti di dimensione inferiore ai canonici post.

A mio modo di vedere l’effettivo scopo di GooglePlus sarà identificato dagli utenti dopo un percorso di maturazione dello strumento stesso e del suo uso da parte degli utenti.

Come ben sapete, spesso è la rete che modella e adatta uno strumento in base alle esigenze dei suoi utenti.

Pensate ad esempio a Twitter, è diventato devastante quando effettivamente l’utenza dal basso ne ha scoperto la sua utilità.

Sono convinto che Jack Dorsey non avrebbe mai pensato alle potenzialitá del legame Twitter/tv, eppure oggi vediamo hashtag in primetime nella tv pubblica italiana!

Stessa cosa per Google Plus: si tratta ancora in un oggetto misterioso e ancora davvero poco usato dagli utenti che farà la comparsa a milioni di persone attraverso le SERP.

Per questo motivo mi pare senza dubbio una scelta coraggiosa ma che immagino sarà graduale e digeribile pian piano dagli utenti a colpi di AB testing.

Certo é che per Google si tratta davvero di una grande opportunità: poter utlizzare (o dovrei dire sfruttare) l’intelligenza collettiva dei PlusOne per migliorare la valutazione dei contenuti creando engagement! Immaginate un miliardo di persone pronte a catalogare contenuti a gratis divertendosi…altro che Google Image Labeler 🙂

Concludo con un paio di quesiti aperti: ma secondo voi gli utenti quando ricercano informazioni in rete, vogliono sapere cos’è rilevante per Google o per i loro amici?
Cercano consigli algoritmici infallibili o dritte fatte da persone che conoscono?

Ai posteri l’ardua sentenza…


Marco Quadrella

Sito web: ?.

Marco Quadrella

Marco Quadrella

Google Plus Your World è uno dei più importanti cambiamenti nella storia di Google. Ma dietro i cambiamenti di Google, come sempre, c’è una mutazione nelle abitudini di ricerca e di vivere il web da parte degli utenti.

Quante volte cercando il nome di una persona avete sperato di trovare una scheda collegata a tutti i suoi profili, contenente tutte le informazioni necessarie e magari i suoi ultimi aggiornamenti? Quante volte cercando una ricetta avreste voluto trovare la ricetta che vi ha consigliato una vostra amica? Quante volte avete chiesto ai parenti di consigliarvi un hotel per le vacanze?

A queste domande cerca di rispondere il motore di ricerca, sapendo che tra tutti gli hotel sul mare, darete volentieri un’occhiata anche a quelli che sono stati graditi dai vostri conoscenti. Che Google stavolta abbia osato troppo? Non sono in grado di dirlo, ma certamente ha messo nel piatto una fetta importante della sua credibilità e sta dedicando al progetto Plus ogni risorsa del suo business.

Dal punto di vista SEO non possiamo permetterci di ignorare questo cambiamento: pianificare strategie incentrate sui contenuti di qualità e sulla comunità sociale integrata nel progetto web saranno aspetti sempre più fondamentali. Guai a dimenticare l’autorevolezza e non solo del sito ma persino degli autori.

Le mie prime supposizioni, in attesa di capire come sarà applicato all’Italia l’aggiornamento e che gli ingengeri di Google affinino gli algoritmi sono le seguenti:

Ricerche informazionali e di nomi propri: la partita è di nuovo aperta (ma stavolta vince sempre Google). Negli USA, la ricerca [car] restituiva in prima pagina solamente la marca Ford, e neppure in buona posizione. Oggi in grandissima evidenza troviamo sulla colonna di destra il marchio “Ferrari” in una posizione dal CTR stimato elevatissimo e con una rilevanza che mai avrebbe potuto ottenere attraverso i risultati organici. Cercando [seo], chiave assai competitiva, in posizione prominente troviamo il profilo privato di Rand Fiskin, prima e con maggiore evidenza dei risultati a pagamento. E questo vale pure per chi non è iscritto a Google+!
Tanti clic da poter rubare a Wikipedia ed ai siti affermati nei vari settori, tante gerarchie che tornano in discussione ma con una differenza rispetto al solito: stavolta non cercheremo di indirizzare il traffico su nostri siti, ma su profili interni a Google dei quali noi siamo solo gestori. Chi lo spiega ai clienti?

Arrivano i super influencer. Supponiamo che io crei una guida SEO e Giorgio Taverniti la inserisca tra le sue risorse con un +1: immediatamente la mia guida avrà migliorato il suo posizionamento agli occhi di circa 3.500 appassionati di SEO italiani. Questo è molto più dell’impatto di un normale influencer e soprattutto è molto più veloce! Aspettiamo di vedere come verranno bilanciati gli algoritmi, ma l’importanza del personal branding rischia di crescere incredibilmente.

Un’altra arma micidiale nelle mani degli spammer e del team anti-spam. Più aumenta la complessità del sistema, più le innovazioni sono acerbe e più si alza la possibilità che qualcuno riesca a prendersi gioco dell’algoritmo; anche se solo per poco tempo. Succederà anche questa volta.
Sul lungo perio, tuttavia, suppongo che questo gigantesco e ordinato assemblamento di giudizi umani si possa trasformare in un elemento formidabile per migliorare gli algoritmi di ranking ed individuare lo spam.

Ci sarà presto una marea di confusione e di fretta. La confusione sarà data da algoritmi che hanno la necessità di essere testati su larga scala e che devono ancora affrontare le ottimizzazioni dei SEO. Ulteriore confusione verrà generata da noi, costretti a capire come vendere risultati ai nostri clienti in un ambiente differente da quello che siamo abituati ad ottimizzare ed analizzare. Infine a fare caos sarà la fretta che i nostri competitor ci metteranno ottenendo visibilità per chiavi che noi ed i nostri clienti ritenevamo acquisite…quindi muoviamoci!


Giorgio Taverniti

Sito web: – Twitter: @giorgiotave?.

Giorgio Taverniti

Giorgio Taverniti

Larry Page aveva dichiarato che gli ultimi 3 mesi del 2011 sarebbero serviti a lanciare Google Plus, mentre i primi tre del 2012 a includerlo dentro la ricerca. Durante il VI Convegno gt avevo fatto varie ipotesi e tutti si aspettavano una integrazione, di certo non così pesante. Già durante l’evento mostrai alcuni posizionamenti troppo facili, ma questa pesantissima integrazione non me la sarei aspettata. Oramai è diventata spudorata la loro intenzione di non fermarsi e di andare verso questa strada che pensa un pò meno agli utenti e un pò di più ai prodotti Google.

Diciamoci la verità…l’utente medio che cerca Music o il nome di un artista, non è detto che voglia vedere la sua pagina social, ma se proprio la vuole vedere, in questo momento, vorrebbe o Facebook o Twitter.

Mi ricordo una dichiarazione di Cutts in cui diceva che il loro obiettivo era quello di non far ridere l’utente dopo una ricerca…e forse ora non ci stanno riuscendo.

Di sicuro saremo noi webmaster e marketer a spingere questi servizi di Google…bisognerà vedere l’utilizzo che ne verrà effettuato!

Però c’è una grande nota positiva: quel bottoncino in alto a destra che ti fa togliere e rimettere tutte le personalizzazioni. Certo, non tutti i risultati spariscono…il box a destra con i profili degli utenti rimane, ma è già qualcosa.

Vedo la ricerca social come una grande rivoluzione, così come dissi già nel Dicembre 2009, mese dal quale seguo questo settore con particolare interesse. Credo fortemente che Google possa riuscire a mettere in campo quell’innovazione che possa realmente aiutare la ricerca, Social Search e Real Time, ma al momento sta facendo il proprio gioco.

Ne ha tutto il diritto (fino a quando una delle autorità non si pronuncerà), ma sinceramente dentro di me speravo nell’imparzialità verso i concorrenti e nel buon senso di offrire un prodotto valido agli utenti.

Vedremo le varie evoluzioni, per me resta una grande innovazione con una potenza incredibile.


Matteo Monari

Sito web: – Twitter: @matteo_monari?.

Matteo Monari

Matteo Monari

Search Plus Your World, logicamente parlando, è l’ulteriore passo di Google nell’adattare il proprio motore di ricerca alle trasformazioni che hanno coinvolto il web nell’ultimo decennio, cosa che deve necessariamente accadere.

Sul web un tempo vi era una ridottissimissima parte di produttori di contenuto e una vasta parte di consumatori passivi di vale contenuto. Quantitativamente parlando, l’opinione espressa dai produttori di contenuto di allora era grossolanamente riassumibile osservando il link graph del Web, paragonabile a un intersecarsi di citazioni su paper accademici, dove il paper più citato è – secondo l’opinione del limitato mondo accademico – il miglior punto di riferimento in materia.

L’evoluzione del Web, dei social network e degli UGC ha reso però attivi molti dei fruitori passivi di un tempo. Per restare in metafora, Google e i suoi simili hanno ora la possibilità di cominciare a considerare non solo le opinioni dell’elite accademica (webmaster e blogger in grado di linkare risorse) ma anche quella dell’uomo della strada, che non è in grado di linkare pienamente un contenuto ma è in grado di condividerlo in vario modo.

Per stare sul sicuro, Google inizia con Search Plus Your World a mescolare di default le opinioni accademiche non con quelle di tutti gli “uomini comuni” ma con le nostre e quelle delle persone di cui “ci fidiamo”.

Il problema è che prima di capire come pesare tra loro queste opinioni così differenti in base alla ricerca effettuata (autorevolezza/rilevanza/qualità/link vs. raccomandazione social) la strada sarà lunga.

Per molte ricerche prevedo che Google capirà che il valore di un’opinione “accademica” (autorevolezza/rilevanza/qualità/link) sarà comunque più importante del consiglio di qualche amico, diminuendo la presenza delle integrazioni social ed il loro peso. In generale, penso che le SERP personalizzate fornite da SPYW varierannno moltissimo nei mesi a venire, e che per moltissime query commercialmente importanti il valore di autorevolezza/rilevanza/qualità/link resterà fondamentale.

In seguito all’integrazione di informazioni, immagini e documenti personali ai risultati, se SPYW avrà successo, le ricerche effettuate su Google con SPYW abilitato tenderanno a diventare molto più simili a quelle effettuate nella spotlight di un mac o nella barra di ricerca di un cellulare android, che mescolano ricerche relative a profili, contatti, indirizzi e siti web. Questo cambiamento rientra peraltro nella visione di Google, che vede il Web come piattaforma di sviluppo, il browser come killer application e il cloud come futuro (basti vedere ad esempio i Chromebook).

Venendo alle conseguenze pratiche e lato marketing del rilascio di SPYW, le mie “previsioni del SEO” prevedono:

  • Un aumento di importanza e presenza dei bottoni +1, con conseguente gioia di Google.
  • Un aumento della difficoltà nell’effettuare stime dei volumi di ricerca delle parole chiave partendo dal traffico a valle, per via di maggiori differenze nelle SERP personalizzate, con conseguente gioia di Google e del suo strumento di stima (pilotata) del traffico.
  • Un aumento di persone che capiscono tutto d’un colpo che condividere una loro foto ubriachi a una reunion dei Beehive tramite Google+ non è stata una mossa intelligente, con gioia (e ilarità) dei colleghi e datori di lavoro che cercavano il loro profilo su linkedin tramite Google.
  • Nuovi set di KWs a cui mirare per campagne PPC, dovute all’uso della barra di ricerca per ricerche inerenti alla sfera personale (G+, Picasa, etc.), con gioia di chi le troverà e capirà come farci i soldi per primo.
  • Infine, già da ora, la gioia di potere disabilitare la personalizzazione con un click, per la gioia dei SEO

Per concludere

La saga delle opinioni su Search Plus Your World termina qui…con tristezza, perché ha permesso di trarre davvero spunti interessanti dalle considerazioni di persone competenti.
Spero che la saga vi sia piaciuta anche se breve e per questo ringrazio tutti i partecipanti, chi ha commentato e condiviso il contenuto precedente, chi riterrà condivisibile questo secondo.

La rivoluzione (evoluzione) sociale di Google è in atto quindi buona condivisione/socializzazione del contenuto, già di suo sociale.

Non dimenticate di pingarmi se siete interessati a prendere parte ai prossimi post-intervista.

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