Come useremo i motori di ricerca fra 5/10 anni?


Scopro grazie a questo link da cui ho tratto anche la trascrizione un talk di Ray Kurzweil per Ted.

Tutto il video è interessante, ma la parte che dedico a voi lettori del SEO Blog è la seguente – che parte al settimo minuto del video:

Fra cinque o dieci anni da adesso i motori di ricerca saranno basati non solo sulla ricerca di combinazioni di parole e collegamenti, ma sulla reale comprensione, sulla comprensione che deriva dalla lettura di miliardi di pagine sul web e sui libri Un giorno passeggiando Google si attiverà all’improvviso dicendo “Sai Mary, un mese fa eri preoccupata che il tuo integratore di glutatione non andasse oltre la barriera emato-cefalica. Esattamente tredici secondi fa una nuova ricerca ha scoperto un nuovissimo approccio e un nuovo modo di prendere il glutatione. Lascia che te ne faccia un riassunto.”
 
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Fra vent’anni avremo i nanobot, perché un altro trend esponenziale è il rimpicciolimento della tecnologia. Entreranno nel nostro cervello attraverso i capillari e in pratica collegheranno la nostra neurocorteccia ad una neurocorteccia nel cloud che fungerà da estensione alla nostra neurocorteccia. Mi spiego: oggi avete un computer nel vostro cellulare, ma se avete bisogno di 10000 computer per pochi secondi per effettuare una ricerca complessa, potete effettuarla per qualche secondo nel cloud. Nel 2030 se avrete bisogno di un po’ di neurocorteccia in più, sarete in grado di collegarvi a quella del cloud, direttamente dal vostro cervello. Immaginate: sto camminando ed esclamo “C’è Chris Anderson. Mi sta venendo incontro. Farò meglio a pensare a qualcosa di intelligente da dire. Ho tre secondi. I 300 milioni di moduli della mia neurocorteccia non riescono a trovare nulla. Ho bisogno di un miliardo di moduli in più”. Sarò in grado di averli a disposizione nel cloud. Così i nostri pensieri saranno un ibrido fra pensiero biologico e non-biologico e la parte non-biologica sarà soggetta alla mia legge sul ritorno accelerato. Crescerà in modo esponenziale. Ricordate cos’è successo l’ultima volta che la nostra neurocorteccia è aumentata? È successo due milioni di anni fa, quando siamo diventati umanoidi e abbiamo sviluppato questa fronte ampia. Gli altri primati hanno una fronte inclinata. Non hanno la corteccia frontale. La corteccia frontale non è differente dal punto di vista qualitativo. È un’espansione della neurocorteccia, ma questa quantità aggiuntiva di pensiero è stato il fattore che ci ha permesso di fare il salto qualitativo e di inventare il linguaggio, l’arte, la scienza, la tecnologia e le conferenze TED. Nessun altra specie l’ha fatto.
 
9:19
Quindi nella prossima decina di anni lo faremo nuovamente. Espanderemo nuovamente la nostra neurocorteccia, solo che questa volta non sarà limitato da una struttura chiusa. Si potrà espandere senza limiti. La quantità aggiuntiva sarà di nuovo il fattore che permetterà un altro salto qualitativo nella cultura e nella tecnologia.
via abtechno.org

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