Tutto comincia con questa frase:
“Ad eccezione di quanto espressamente permesso da Google attraverso un suo prodotto o un suo servizio, non devi utilizzare alcun mezzo automatico (per esempio scraper o robot) che non siano le API di AdWords per accedere, eseguire query o comunque per immagazzinare informazioni riguardanti Google reperendole dal motore di ricerca, da AdWords Program o da qualsiasi sito posseduto da Google o da siti partener di Google che mostrino pubblicità di Google”
Paragrafo II.3.d https://developers.google.com/adwords/api/docs/terms)Except as expressly permitted by Google under a Google product or service feature, you shall not use any automated means (for example scraping or robots) other than the AdWords API to access, query or otherwise collect Google-related information from Google, the AdWords Program or any website owned or operated by Google or a Google partner site that displays Google advertising (collectively “Google Scraping”).
In sostanza, se vuoi utilizzare le API di Google AdWords, non puoi eseguire anche milioni di ricerche sul motore di ricerca per immagazzinare i vari posizionamenti.
Come conseguenza alcuni dei principali siti che offrono servizi per il web marketing si sono trovati costretti a scegliere: continuiamo ad offrire ai nostri clienti dati ufficiali prelevati da Google attraverso le API di AdWords o continuiamo a fornire informazioni che si possono ottenere solamente memorizzando le posizioni in su milioni di SERP?
RavenTools, attraverso il suo blog, rende pubblica ieri la sua sua scelta: addio dati sul posizionamento a partire dal 2 gennaio.
Molto più interessante, soprattutto per chi non ha ancora un account, la decisione di Ahrefs (tool del quale abbiamo già parlato): anche loro rimuoveranno il servizio di “keywords analysis” a partire dall’11 gennaio, tuttavia renderanno da oggi e fino a quella data tutti i dati sui vostri siti e quelli dei vostri concorrenti di libera consultazione per chiunque si registri anche con un account free.
E SEOMoz, altro attore importante di questo mercato? Non abbiamo trovato spiegazioni ufficiali, tuttavia dal 14 novembre anche la startup americana è stata costretta a cessare l’utilizzo delle API di AdWords. Possiamo speculare che abbiamo preferito tenere i dati estrapolati dalle ricerche di Google, ma è soltanto una speculazione.
Majestic ci fa sapere che non avrà problemi, visto che da sempre si basa su indici indipendenti e non fornisce metriche relative ai posizionamenti.
Cosa fare? Per prima cosa possiamo andare a scaricarci tutti i dati del nostro mercato da Ahrefs, secondariamente teniamo tese le orecchie cercando di capire se altri servizi similari quali SEMRush avranno problemi simili ed in terza battuta lavoriamo di fantasia: con le potenzialità di Google Docs e Excel possiamo ottenere tanto anche senza utilizzare servizi esterni (ecco un vecchio esempio su SEOMoz).
Ancora una volta Google ha preso una posizione e ancora una volta riesce a modificare il nostro modo di lavorare. Probabilmente ha ragione: il motore di ricerca impiega soldi e risorse per fornire agli utenti risultati pertinenti nei tempi più brevi possibili. Se milioni di ricerche vengono effettuate da robot che non cliccheranno mai su un annuncio AdWords, Google perde soldi.
Voi cosa ne pensate? Come vi comporterete?
Io utilizzo da tempo IBP e sto testando Advanced Web Ranking.
Sono proprio in procinto di suggerire all’azienda principale con cui collaboro l’acquisto di un software seo di una certa potenza rispetto ad IBP, ma a quest punto direi che conviene aspettare un attimino prima di prendere decisioni giusto?
Come accennato su twitter sto valutando, oltre ad Ibp e AWR (con advanced link manager) anche SeoMoz, Web Ceo, AHrefs, Majestic, Sem Rush, Raven. Farsi un’idea precisa di differenze e potenzialità non è un lavoro da poco, se poi ci si mettono questi aggiornamenti improvvisi comincio a chiedermi addirittura se valga davvero la pena proporli…