Come da annuncio ufficiale, Google ha migliorato di recente le proprie funzionalità di ricerca riguardanti l’ambito della salute.
Entrando nello specifico, Big G ha collegato ad ogni query riguardante l’ambito medico e ipotetici sintomi cercati dagli utenti, una lista di possibili patologie sulle quali ottenere maggiori informazioni. “Non è una consulenza da parte di medici – ha comunque sottolineato Roni Zeiger, l’autore del post che ha ufficializzato la novità –, le liste non vengono controllate da esperti, ma speriamo di poter facilitare la ricerca degli utenti in base ai sintomi specificati”.
Google sta comunque migliorando la relazione tra le ricerche ed i risultati mirati, poiché ad oggi alcune query non restituiscono risultati accettabili o comunque più utili rispetto a quelli precedenti. Ambiti come quelli di asma e diabete, ad esempio, non innescheranno alcun genere di risultato mirato, mentre sarà più facile trovare informazioni per sintomi comuni.
I risultati vengono mostrati in cima, ad aprire la pagina e posizionati in un’apposita lista, con link di approfondimento. “La lista viene generata dai nostri algoritmi, che analizzano i dati delle pagine di tutto il web e individuano gli elementi che sembrano essere correlati alla query”, spiega Zeiger.
Per ora, comunque, il miglioramento sembra essere attivo solamente sul .com e comunque non sulla versione italiana.
Mossa azzardata di Big G? Vi fidereste dei suoi risultati in ambito medico?
Se da un lato questa novità può creare discussione sulla veridicità dei risultati, è altrettanto vero che tantissimi utenti effettuano ricerche sulla salute attraverso Google, quindi è legittimo che l’azienda agisca per migliorare un versante in cui quotidianamente viene chiamata in causa dai suoi utenti.
Credo che questa mossa faccia parte di una strategia molto precisa volta a rassicurare gli utenti e a rendere Google uno strumento sulla carta “sicuro”. Poi che questo accada sul serio, ho i miei dubbi, ma staremo a vedere. Io comunque non farei mai ricerche mediche su Google, non ne vedo il senso, e alcuni risultati sono francamente imbarazzanti…
La trovo una mossa veramente troppo azzardata.
Credo che la “mission” di Google rimanga quella di fornire risultati coerenti con la richiesta dell’utente. Stop.
Andare oltre, come in questo caso, potrebbe essere dannoso per Google e per coloro che effettuano la ricerca.