Seconda giornata.. occhio un po’ stanco per gli effetti della cena GT (e delle chiacchere successive), ma gran bell’atmosfera. Dopo il post della prima giornata di live blogging, eccomi alla seconda. Vi chiedo scusa se ogni tanto salto qualche passaggio, ma sto bloggando tutto in diretta!
Michele Baldoni – rich snippet
La mattinata inizia alla grande con Michele Baldoni che mostra una panoramica di snippet diversi, da sfruttare sia per aumentare il CTR che per il ranking. Consiglia di usare i vari canali tematici (news, immagini, video, mappe) e di essere creativi per guadagnare visibilità. E nei casi di personal branding attivare i canali social per comparire nella prima pagina con più risultati.
Andrea Cardinale – velocità del sito
A seguire un Andrea Cardinale che per essere coerente con il suo argomento, corre come un treno. Argomento dell’intervento è infatti: la velocità di caricamento di un sito, da più fonti dichiarato come fattore di ranking.
Dopo aver elencato i principali tool di monitoraggio, Andrea procede step per step alle varie soluzioni, molte delle quali da fare a livello di server. Fra le soluzioni proposte: diminuire il codice (minify javascript e css), oppure unire più file (combine) per diminuire le richieste al server, abilitare i keep alive, creare 2/4 cookieless domain, fare un lazy load per social media, ritardare il caricamento delle immagini e comprimerle, usare il mod_pagespeed… Nonostante la velocità stile iperspazio lo speech è piaciuto, a giudicare dai tweet:
Alessandro Martins – gestire le migrazioni
Terzo intervento è di Alessandro Martins che parla degli errori fatti durante le migrazioni. Ecco 4 consigli:
- stabilire le url d’oro, quelle più importanti, da salvare! Usare Excellent Analytics + Majestic Seo per capire quali pagine del sito prendono più link. Da ordinare per num. link e traffico, meglio anche se diamo valore di conversione. Sono le url da non perdere.
- attenzione htaccess: ci permette di configurare direttive locali e regole su apache. Se sono troppe si rallenta.
- non aver paura di usare 404. Una migrazione è il momento per fare pulizia.
- testare prima e dopo il golive. l’area di test è diversa da quella online! imporre dei check.
La seconda parte del suo intervento invece è una bella riflessione su come si dovrebbe impostare il lavoro SEO: basta lavoro a cottimo! sarà lo stile rapper del relatore, sarà che finalmente dice le cose che tutti pensiamo, ma alla fine strappa un bell’applauso in platea.
Dopo il coffe break si ricomincia il convegnogt. Il caffè ci ha un po’ rimesso al mondo anche se le occhiaie su coloro che hanno fatto tardi ieri sera, sono ancora evidenti!
Riccardo Perini – local search
Riccardo parte dal 2008 per spiegare l’importanza delle ricerche locali: oggi il 20% di tutte le ricerche globali su Google contiene una località. In particolare parla del VENICE UPDATE (febbraio 2012), di come oggi Google personalizzi le ricerche anche per chiavi generiche. In ogni aggiornamento c’è qualche riga che riguarda il local.
Dopodiché mostra i risultati di 2 suoi test (qui trovate un post che parla del primo test) svolti per comprendere quando Google mostra ricerche geolocalizzate o no. Per esempio con keyword di brand (con sede locale) o di prodotto. Interessanti i risultati che mostrano come Google riesce a comprendere quando l’utente esprime un intento locale. Per le professioni, per i brand che hanno una sede fisica, ma anche per alcuni prodotti (per es “abito da sposa” o “porte blindate”), anche nel settore alimentare (“panino” sì, ma “pasta” no). Molto interessante il suo studio.
Marco Quadrella – strategie di Link Building
Su tutti i parametri che Google usa (oltre 200), ci sono alcuni aspetti che danno delle indicazioni, come ad esempio il “Machine learning” che cataloga i buoni dai cattivi! e la “calibrazione continua”. I parametri cambiano di continuo e vanno di pari passo alla realtà offline (se cerchiamo Berlusconi ora..). La serp di Google segue il mercato!
l’80% di ricerche nel mercato USA cambia quotidianamente. 4 volte su 5 il giorno dopo non c’è quello che c’è oggi.
Ogni volta che accediamo a Google siamo cavia di 12 esperimenti, che cambiano da utente a utente. In questo momento sono attivi 500 esperimenti!
Dopo l’introduzione, Marco procede mostrando come usare i tool SEO più importanti: a cominciare da Excel, Seo tools for excels, Seo gadget. Majestic Seo / Open site explorer. Poi 2 crawler: Screaming Frog o Xenu.
Marco mostra alcuni tool da lui sviluppati per arrivare a studiare i nostri competitor, ma avverte anche di non copiare a far tutto quello che hanno fatto loro.
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Dopo pranzo (complimenti alle polpettine di carne!) c’è il secondo episodio di SEO WARS con Enrico Altavilla e Cesarino Morellato.
Enrico Altavilla e Cesarino Morellato – SEOwars
Come sempre un siparietto simpatico per prendere in giro certi miti SEO, ma anche per dare qualche info in più. Per esempio la novità sul “No Index”.
Tramite palettine colorate (e rumorose) i partecipanti hanno risposto a una serie di domande semi-serie.
Fra le domande:
- Per uscire da una penalizzazione Penguin è necessario attendere il ricalcolo/update successivo da parte di Google?
- Per aggirare l’ostacolo “not provided” nella costruzione di un keyset basta aprire una campagna adwords?
- L’algoritmo di penalizzazione degli Exact-Match-Domain di bassa qualità non ha prodotto effetti in Italia?
- Il tempo di permanenza degli utenti sulle pagine web viene sfruttato da Google per produrre SERP migliori?