La Search Reevolution è iniziata!


Da cosa si parte durante Search Reevolution?
Da acquisizioni, algoritmi e servizi che hanno fatto la storia di Google.

Sai che Android è stata acquistata da Google nel 2005?

E che il suo sistema pubblicitario risale solo al 2000?

Queste e tante altre informazioni prendono vita durante la Search Reevolution, con il primo appuntamento appena trascorso a Bologna, dove più di 100 partecipanti hanno potuto ascoltare la storia di Google e dei suoi algoritmi, tra informazioni tecniche e pratiche sulla SEO e una carrellata di informazioni utili per muoversi tra la giungla del web.

Search Reevolution  Bologna

Abbiamo riassunto per te i punti fondamentali dell’evento, ma se non vuoi mancare ti ricordiamo che la prossima Search Reevolution sarà a Firenze questo week end: puoi iscriverti (gratuitamente) direttamente dal Master Club. Ecco cosa imparerai:

  • Google ha una storia e un’evoluzione piuttosto recente: risale solo al 2000 la nascita del suo sistema pubblicitario e negli anni ha acquisito applicazioni e servizi per ampliare i suoi settori di competenza. Nel 2005, per esempio, ha acquisito Android.
  • Nel corso degli anni ha creato diversi algoritmi che hanno profondamente modificato il modo di fare SEO e di vivere il motore di ricerca. Il punto di forza delle mosse di Google è l’attenzione alla qualità e la lotta allo spam: ogni modifica viene fatta per dare all’utente un’esperienza d’uso personalizzata e personalizzabile.
  • Con il diffondersi del mobile, Google ha iniziato a muoversi anche qui con algoritmi specifici: Hummingbird, per esempio, è stato creato proprio per questo specifico settore di ricerca, per poi essere ampliato anche all’intera search. Il 21 aprile del 2015, inoltre, sarà la volta dei siti mobile friendly, che da questa data in poi saranno posizionati più in alto rispetto a quelli che non lo sono. Anche qui si nota come Google dia molta importanza all’esperienza d’uso di ogni utente.

 
Molti si chiedono se tutto ciò renda Google un motore di ricerca automatico. In realtà no, perché quello che fa è imparare a darci le risposte studiando le nostre mosse. Come ci muoviamo nel motore di ricerca, cosa cerchiamo e dove lo cerchiamo sono informazioni che Google memorizza e usa per dare risposte sempre più precise alle nostre domande.

Ma le novità degli ultimi anni non si fermano qui: dalla ricerca vocale a quella per immagini, c’è una volontà ferma da parte di Google di rendere fruibile il web anche a chi può avere problemi legati alle modalità di ricerca. Chi non può scrivere, per esempio, ha la possibilità di usare il motore di ricerca tramite la ricerca vocale. Chi ha bisogno di ricercare un’immagine, può farlo grazie alla ricerca per immagini. Chi deve spostarsi in città o chi cerca un preciso servizio nelle vicinanze, può disporre di servizi come Google Maps, ottimo da utilizzare come navigatore (esiste anche l’applicazione per smartphone). Google non lascia nulla al caso: costruisce il suo mondo intorno a quello degli utenti. E si vede.

E la SEO?

Adattarsi alle circostanze?
È il primo passo per fare SEO.

Posto che per noi la SEO è tutto questo, oggi potremmo dire che la SEO stessa si muove e si evolve in base a Google e ai suoi cambiamenti. Dobbiamo adattarci alle circostanze e capire che ci stiamo muovendo in un campo che è molto al di là delle chiavi di ricerca: soddisfare le persone è il primo interesse di Google, ecco perché lavorare considerando nella SEO solo questo aspetto sarebbe un grave errore. Molti hanno come obiettivo solo quello di arrivare in prima pagina, ma ha senso? Essere in prima pagina significa dover attraversare una giungla fitta, dove ogni sentiero deve essere testato e analizzato e dove non esiste nulla di certo.

Quello da cui partire, per fare SEO di qualità, è il concetto per cui ognuno ha il suo Google e quello che dobbiamo fare è ottimizzare le risorse che abbiamo a disposizione: dai video alle immagini, dai blog ai servizi made in Google. Tutto può esserci utile, ma nulla potrà esserlo se non consideriamo il fatto che ci sono realtà per cui non potremo mai comparire su alcune ricerche. Il primo passo, quindi, diventa l’analisi delle ricerche sulle quali possiamo apparire. Il secondo è pensare e creare una strategia di contenuti fatta sull’analisi dei nostri competitor e dei nostri punti di forza. Il terzo è capire quali canali utilizzare e come. Un processo lungo e importante, che necessariamente deve avere al suo centro l’utente.

Questa è solo una piccola parte di quello che puoi imparare alla Search Reevolution. Ti aspettiamo a Firenze, il 13 marzo, per toccare con mano la vera formazione. Iscriviti subito, è gratis: Search Reevolution Firenze.

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