Google innova, Google migliora, Google velocizza. Google, Google, Google e sempre più Google.
L’Instant Search, le preview dei risultati, il Panda Update non bastano più. Oggi, con una conferenza in streaming, da Mountain View hanno confermato di voler fare (ancora) le cose in grande, vogliono farlo impegnandosi su più fronti, come del resto è sempre avvenuto in questi anni: mobile, voce, immagini, velocità.
Qui, su questi quattro punti si concentrerà Google per migliorare ancora, ulteriormente l’esperienza di ricerca degli utenti in rete, coprendone praticamente ogni richiesta, ogni necessità che sia legata al web. Tutto può essere trovato, scovato, definito in rete, purchè passi da Google.
Che l’utente sia al computer o no. Perchè la ricerca di oggi è sempre più mobile: lo dicono i numeri ed è per questo che bisogna intervenire. Si può fare di meglio, come ad esempio offrire alcune icone sulla homepage del motore di ricerca in versione mobile, dalla quale l’utente individua bar e luoghi di ristoro della zona. Google lo farà.
Sarebbe poi ideale che per alcune categorie di risultati – previsioni del tempo, per esempio – il motore di ricerca estendesse direttamente il primo risultato, così da evitare un passaggio al navigatore. E Google lo farà.
Vi sembra già tanto? Aspettate a parlare. Aspettate che compaia una piccola icona di un microfono sulla vostra homepage di ricerca, poi cliccateci e scegliete la vostra lingua d’origine. Ora parlate, Google scriverà e cercherà per voi. Si chiama “ricerca vocale“, ed anche questa arriverà presto sui vostri schermi.
Se poi non vi basta la voce, come query potreste anche utilizzare un’immagine. Il tempo in cui il team di Mountain View soltanto vi mostrava le immagini con Google Images c’è ancora oggi, ma è superato: adesso tocca a voi trascinare l’immagine con il mouse verso il box di ricerca. Poi lasciate fare “Big G”, che cercherà per voi sulla base delle altre foto simili in archivio. Il risultato è assicurato.
In tutta questa serie di grandi innovazioni, una però è la vera “ossessione” a Mountain View: velocità, velocità, velocità.
E qui gli sviluppatori potrebbero aver davvero superato loro stessi: una volta ottenuti i risultati, un utente impiega in media 10 secondi per scegliere cosa visitare. Un tempo ragionevole, che cresce inevitabilmente però subito dopo la scelta, nella fase di caricamento della pagina che si desidera visualizzare.
“Inevitabilmente”? Non per Google. La novità è Instant Pages, funzionalità che anticiperebbe la scelta dell’utente, pre-caricando l’impostazione grafica delle possibili scelte e risparmiando in media tra 2/5 secondi rispetto a oggi.
E non credete si stia parlando di un qualcosa che arriverà dopo studi e sperimentazioni. Instant Pages è già disponibile nella versione dedicata agli sviluppatori di Google Chrome, ma sarà disponibile entro la settimana nella prossima versione beta del browser. Poi toccherà al mobile.