Prosegue il cammino di avvicinamento verso WebReevolution, l’evento ideato da GT Idea che si terrà il prossimo 16 Giugno a Roma, presso l’SGM Conference.
Con 5 sale, 27 interventi e 33 relatori impegnati, WebReevolution si presenta come un nuovo modo di intendere la formazione legata al web: quello di Roma sarà un evento a 360°, nell’ambito del quale verranno toccati temi legati a SEO, Social Network, Web Marketing turistico, Copywriting.
Per creare il ‘clima’ giusto attorno all’appuntamento romano di GT Idea, abbiamo coinvolto tutti i relatori, sala per sala, in una breve intervista. Tre domande, prima di dare il via a WebReevolution.
1. Tanti aggiornamenti dall’ultimo Convegno GT. Un consiglio “nuovo” da dare agli addetti ai lavori rispetto a sei mesi fa.
Cesarino Morellato – cerchialo su Google+
La novità più grossa post Convegno GT è sicuramente “Penguin”, di conseguenza il consiglio e rivedere molto attentamente i link in entrata.
Andrea Serravezza – cerchialo su Google+
Non tralasciare le attività on-site, hanno ancora un forte peso…
Il SEO non è morto 🙂
Enrico Altavilla – cerchialo su Google+
La domanda arriva in un momento in cui imperversa l’aggiornamento Penguin di Google e dopo un periodo nel quale ho osservato alcuni cambiamenti nel modo in cui Google valuta i link sul web. Un consiglio che mi sento di dare è quello di essere ancora più oculati nello scegliere le proprie strategie di web popularity, in particolare quelle che sono destinate a produrre backlink verso i propri siti.
In realtà è un consiglio valido già da tanto tempo ma penso che sia intelligente sfruttare il contesto attuale per prendere atto dei cambiamenti e approfittarne per diventare più selettivi e attenti. In quei settori e contesti dove è fattibile, passare dal “creare link” al “meritare link” è un’eccellente mossa.
Andrea Pernici – cerchialo su Google+
Rispetto a sei mesi fa credo che sia cambiato parecchio, e dico per fortuna.
Il consiglio nuovo è secondo me: “Più qualità che quantità” e più lavoro sui temi specifici dei propri siti web per incrementare il traffico.
Mariachiara Marsella – cerchiala su Google+
Non fare SEO. O meglio, non farlo nel senso puro del termine, ovvero nel senso che l’acronimo fa intendere.
Si è fortemente assottigliato il confine tra ottimizzazione e sovra-ottimizzazione, per esempio non basta più dire “non fare keyword stuffing”. Se prima il consiglio era: scrivi in modo naturale e poi inserisci dove è necessario le parole chiave di riferimento, adesso, il modus operandi è diventato esattamente il contrario.
Chi fa SEO da tanti anni può trovare serie difficoltà a scrivere in modo naturale ma se ne accorgerà solo se rileggerà i propri contenuti più volte e più volte. Opera di sfoltimento dell’eccesso: questa è diventata la SEO.
2. In che direzione pensi si muoverà la SEO nei prossimi sei mesi?
Cesarino Morellato
Credo che a breve, quindi nei prossimi mesi, ci saranno più fronti di lavoro, da un lato la necessità di porre rimedio allo upgrade di Google, quindi SEO off site. Poi sempre nel breve periodo, più un auspicio che una previsione, la necessità di integrare la SEO onsite ed off site con la SocialSEO.
Andrea Serravezza
Per Google credo che la sfida sia, per alcuni settori, freschezza vs. anzianità.
Il SEO lavorerà di conseguenza.
Enrico Altavilla
Ho difficoltà a individuare cambiamenti significativi per il breve periodo, però per il futuro do per scontato che la SEO si arricchirà ulteriormente di aspetti che fino a qualche tempo fa non erano contemplati, a cominciare da quelli sociali. Sono affascinato dall’idea che un mestiere nato da fondamenta molto tecniche stia aprendo i propri interessi al mondo delle interazioni personali.
Sono dell’idea che la professione abbia solo da guadagnare da questa tendenza e sono certo che l’aggiunta di elementi legati alla comunicazione sia una strada ormai segnata che vale la pena di percorrere se si intende crescere e far crescere la disciplina.
Andrea Pernici
Penso che ci saranno molti meno SEO e questo non potrà che portare benefici a tutto il movimento di appassionati e esperti di search engine marketing.
Mariachiara Marsella
Dall’osservazione nasce l’azione.
La SEO si adatterà come ha sempre fatto agli “umori” dei Motori di Ricerca e parlo di Google che ultimamente sta restituendo SERP che non hanno nulla a che vedere con la qualità tanto decantata e alla quale il Motore di ricerca dice di aspirare.
Per cui credo che a breve ci sarà un nuovo sconvolgimento forse un altro animale, dopo il Panda e il Pinguino mi aspetto un altro animale che inizi per la P, magari una Piovra che come saprete è uno degli esseri più intelligenti, è perfino in grado di apprendere e adattarsi in base a quanto ha appreso…
3. Che spunti si riceveranno dal tuo intervento a WebReevolution?
Cesarino Morellato
L’obiettivo è far percepire l’importanza di acquisire un proprio metodo di aggiornamento. Per noi SEO i cambiamenti, le novità sono parte della nostra professione. Dobbiamo fare i conti con il fattore tempo, non possiamo dedicarvene troppo senza bilanciarlo con la “produzione”. Non vi sono credo metodi preconfezionati, ma dobbiamo tutti crearcene uno su misura.
Quando un collega trova una novità, la cosa che più mi incuriosisce è capire come ha trovato la notizia, più che la notizia di per se. In sintesi ho la presunzione di insegnare a pescare e non dare i pesci … magari già cotti. 🙂
Andrea Serravezza
Un po’ di creatività applicata al nostro lavoro…
Che non guasta!
Enrico Altavilla
Al WebReevolution sfrutterò il mio tempo per presentare due diversi interventi, il primo ha per titolo “Il SEO è morto: linee guida per il riciclaggio di zombie disorientati” ed è legato proprio a come il settore è cambiato e a come ritengo conveniente rivalutare il ruolo del professionista SEO, che spesso ho visto circoscritto ad attività del tipo “crea pagine e acquisisci link”. L’obiettivo è prendere atto delle tendenze e dare qualche suggerimento concreto su come affrontare il prossimo futuro.
Il secondo intervento, che seguirà a ruota il primo, si intitola “Velocità dei siti ed esperienza utente: le ottimizzazioni che non ti aspetti”. Beneficiando anche di analisi dell’esperienza utente sui siti web, darà spunti e consigli tecnici su come rendere i propri siti più reattivi al di là delle tipiche ottimizzazioni che solitamente vengono suggerite da strumenti già largamente usati dai SEO, quali Google Page Speed o simili.
Andrea Pernici
Cercherò di delineare tutti i maggiori problemi e best practice da tenere a mente quando si vuole creare un nuovo progetto sul web o ristrutturarne uno vecchio.
La parte sui problemi sarà molto interessante perché prenderà in considerazione tantissimi fardelli nascosti che durante l’esperienza maturata sul campo di battaglia ho incontrato.
Credo che per quanto ci siano tantissime pagine sul web relative all’argomento spesso non spieghino “il come pensare per identificarle”, ma solo i punti da controllare…ed è lì che spesso si inciampa.
Mariachiara Marsella
In primis spero capiscano, tutti, che il Mobile Marketing non è il futuro, è GIA’ il presente. Troppe Agenzie in Italia ancora tralasciano questa tematica pensando che “tanto ancora non è il momento”. Pensarla in questo modo è sbagliato e pericoloso.
Invece è necessario, da subito (da ieri!) procedere in quest’ottica, prevedendo una strategia interamente dedicata allo sviluppo del proprio Business sul mobile.
Nella strategia identificata è quasi d’obbligo prevedere anche le apps, ovviamente se la tematica del proprio Business lo consente, se ci sono risorse dedicate ecc ecc, perché “farlo tanto per” non conviene assolutamente.
Non esistono formule magiche né rimedi miracolosi, con il mio intervento fornirò utili spunti per promuovere la propria app o quella del cliente sia sul search sia negli Store (parliamo di Google Play e App Store) ma per ottenere buon risultati sarà necessario tanto lavoro, passione, osservazione e test.