Google aggiunge l’opzione contributore attuale/precedente su Google+ per gli autori


Da una segnalazione di Steven Shattuck scopro che qualcosa è cambiato su Google+ relativamente alla sezione dedicata all’Authorship e dunque mi fiondo a vedere questa nuova possibilità offerta come contributori.

A volte le segnalazioni come nel caso delle statistiche rimangono solo fantasia mentre in questo caso è tutto già reale e per tutti.

authorship passata

In pratica ora è possibile suddividere la collaborazione in 2 modi e dunque si va in un certo senso a risolvere uno dei problemi più discussi in merito all’authorship ossia il fatto che una volta dismessa la collaborazione con un sito oppure, più frequente, cambiato azienda non ci fossero opzioni, metodi o regole di condotta. Certo la scelta rimane sempre al singolo, ma almeno esiste una possibilità di separazione delle cose.

Sempre dal post linkato sopra arriva una comunicazione da un Googler (Iska Hain del Google+ Communications team) che recita:

“We’ve made a minor improvement to the Google+ profile page so that now you can specify whether you’re a past or current contributor to a given online publication. This way you can connect your Google+ profile with the content you’ve authored, even if you no longer write for a given site.”

Il lato tecnico della questione

contributor to

Differenza nel markup precedente/attuale

In pratica selezionando l’opzione “Contributore precedente” il rel del link si trasforma da

rel="contributor-to nofollow"

a

rel="past-contributor-to nofollow"

e dunque diventa anche machine readable lasciando intendere (ipotesi) che molto probabilmente da un punto di vista SEO verrà trattato differentemente a livello di peso. Per ora si possono fare solamente ipotesi, ma questa è una novità che va osservata con attenzione e che sicuramente sarà utile a molti.

L’ipotesi suggestiva e futuristica

In questa ottica e in ottica di digitalizzazione delle grandi opere (e di authorship anche per i libri/e-book) la mia mente mi porta ad un futuro dove i grandi scrittori del passato torneranno in vita nelle SERP per i contenuti digitalizzati che un tempo realizzarono.

Molto probabilmente è solo fantasia, ma non mi dispiace l’idea.

Se è vero che la musica, l’arte e la scrittura rendono immortali questo grazie ad una idea (pazza) simile potrebbe diventare sempre più reale.

Tu come la vedi?

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